Era il 2013…

▶ Daft Punk – Get Lucky (Official Audio) ft. Pharrell Williams – YouTube.

A differenza del Natale, che ogni anno mi piomba addosso come un meteorite, lasciandomi stordito nonché arricchito di qualche regalo riciclato, chilo o herpes labiale di troppo, nutro per il Capodanno, per il suo eccitante e febbrile clima di attesa, condito di programmi incerti, countdown per il brindisi, auguri urlati e fuochi d’artificio, un’adorazione sconfinata. Tanto per fare della psicologia spicciola, credo che ciò sia dovuto soprattutto all’ansia di mettere da qualche parte un punto per chiudere un vecchio capitolo e cominciarne finalmente uno nuovo, di riuscire a guardare al futuro come sede di altre e più brillanti opportunità, di lasciarsi alle spalle passi falsi e intoppi che hanno caratterizzato il cammino appena compiuto, fiduciosi che la strada d’ora in poi sarà più sgombra o agevole. Il nuovo anno alle porte trascina immancabilmente con sé l’attesa per giorni e occasioni memorabili, ci riveste dell’illusione che difficoltà e ostacoli siano ormai acqua passata, ci coccola, per qualche giorno, con quell’inspiegabile certezza di poter fare spazio nella nostra vita a milioni di nuovi progetti, anche i più assurdi o complicati (ad esempio la dieta), sicuri che tutto sia realizzabile. Quando poi, diciamocelo, basta lasciar trascorrere la prima settimana di Gennaio per renderci conto che nulla in realtà è così cambiato, che i buoni propositi sono solo parole da inserire in liste già stracciate, che la nostra vita, imperfetta ma tutto sommato accettabile, è esattamente la stessa dell’anno precedente. Non preoccupatevi, avete davanti 365 giorni per deprimervi a dovere, e se fra oggi e domani, ma facciamo anche fin verso il 4 o il 5 del mese prossimo, siete invasi come me da un insensato delirio di onnipotenza e dalla frenesia di poter rivoluzionare tutta la vostra esistenza, godeteveli, non è mai detto che stavolta non portino i loro frutti. Detto questo, per siglare al meglio sul blog (oddio, spero) l’anno che sta per lasciarci ho pensato bene di riproporvi una formula che in un vecchio post aveva riscosso un enorme e inaspettato successo, e che adesso si ripresenta più adatta che mai a ripercorrere in parte il nostro 2013 insieme: un bel test (quanto vi ho fatto felici, eh?). Approfittando di queste ultime righe per farvi intanto i miei migliori auguri di un 2014 più sereno che mai, con la speranza di ritrovarvi tutti di nuovo qui l’anno prossimo, anche di più (e non preoccupatevi per un’eventuale nuova sparizione del blogger, sarei in vacanza anch’io).

Test: Conosci il 2013?

1) Qual è, secondo la rivista Rolling Stones, la migliore canzone dell’anno che sta per finire (video allegato)?  A) Get Lucky dei Daft Punk   B) Guarda che c’è scritto all’inizio del post  C) Non so/non ricordo/mi fa fatica scorrere la pagina

2) A Febbraio si tengono in Italia le elezioni politiche. Qual è la parola che ricorre più spesso per definire il drammatico risultato: A) Ingovernabilità   B) Mapporcatroia   C) Non so/non ricordo/ forse Silvio

3) A Marzo viene eletto il nuovo papa Francesco. Quanto era durato però il pontificato del suo predecessore Benedetto XVI (ancora in vita)?  A) 8 anni   B) Benedetto chi?   C) Non so/non ricordo/ma non si chiamava Wojtyla?

4) A Maggio il calciatore David Beckham annuncia il suo ritiro. Come si chiamano i suoi 4 figli avuti dalla ex – Spice Girl Victoria Adams?  A) Harper, Brooklyn, Romeo, Cruz  B) Mel C., Mel B., Emma, Geri  C) Non so/non ricordo/ H&M?

5) A Novembre New York elegge il suo nuovo sindaco di origini italiane. Chi è?  A) Bill De Blasio  B) Quello con il figlio dalla cesta immensa di capelli  C) Non so/non  ricordo/ John Frusciante?

Com’è andata? Avete indovinato qualcosa? Non vi aspettavate mica di trovare pure la descrizione di un profilo serio dopo la sconclusionatezza di un test del genere, vero? Ancora auguri.

E tu, di che Santo sei?

Diamo la colpa all’idecisione. Alla mia incapacità cioè, di fronte alla contemporaneità di due eventi di indubbio interesse collettivo, che possono ugualmente fornire un ottimo spunto per il mio eventuale sproloquio giornaliero, di scegliere quale sia il migliore. Perché poi, le somiglianze tra le due, chiamiamole celebrazioni, cioè Sanremo, il tanto chiacchierato, apparentemente odiato ma poi sempre seguitissimo festival della canzone italiana, e San Valentino, la festività dedicata a tutti gli innamorati (o solo a quelli felici e corrisposti?) accusata di una doppia faccia melensa e piuttosto commerciale, sono più di quante si pensi. E non solo per la scontata osservazione che in entrambi i casi c’è un santo di mezzo, salvo poi scoprire, grazie all’irresistibile intervento di questa edizione di Luciana Littizzetto, che nel nostro calendario non risulta alcun martire, diacono o beato di nome Remo (ma allora perché nel 1989 la gag del trio Solenghi Marchesini Lopez che lo impersonò fu accusata di blasfemia?). Diverso invece, il caso di San Valentino, vescovo romano realmente esistito, finito, suo malgrado, a protezione di tutte le coppie per un presunto miracolo neanche così portentoso, cioè la riconciliazione di due giovani amanti dopo un litigio. Ma ad accomunare i due avvenimenti è più di ogni altra cosa la grave accusa per entrambi di apparire tremendamente nazionalpopolari, di farvi declassare cioè in un attimo, nell’opinione comune, da persona quasi figa a esemplare forse irrecuperabile, considerando che il malcelato disgusto di chi ti si rivolge spesso esclamando “Come? Guardi Sanremo?” equivale proprio a quello di “Come? Festeggi San Valentino?”. Amici che allora non ne potete più di fingere disinteresse per il festival e poi vi chiudete in bagno con il tablet per guardare in streaming ogni cambio d’abito dopo l’intervallo pubblicitario, che non resistete alla tentazione di comprare dei fiori ma dichiarate con noncuranza che vi sono d’un tratto piovuti in mano dal balcone del vicino, oggi potete consolarvi. Perché la coincidenza odierna impone obbligatoriamente una scelta precisa: o l’uno, o l’altro. E se avete per caso dei dubbi a quale delle due celebrazioni dedicarvi con più trasporto, potete affrontare questo breve test per capire finalmente il vostro orientamento:

1) La parola “tubi” vi fa pensare: A) A quelli dei baci Perugina  B) Al gruppo Marta sui Tubi, sconosciuto al 75% degli italiani fino a due giorni fa  C) All’idraulico

2) Il vostro nomignolo nell’intimità è: A) Orsacchiotto/a, passerottino/a, pucci – pucci, etc B) Trottolino amoroso e dududadada C) Non ne avete, né nomignoli né intimità

3) Il vostro programma di stasera sarà: A) Cenetta romantica, a lume di candela, ad allontanare i venditori ambulanti di rose B) Simulare un raffreddore per evitare la cenetta romantica e godervi in tranquillità la canzone dell’ospite straniero C) Andare a vendere rose che potrebbe essere un affare

4) Se vi dico Sincerità, voi rispondete: A) Il segreto di una relazione stabile e duratura  B) La canzone di Arisa prima che si sentisse bella senza alcun motivo C) Questo post è davvero penoso

5) Elisabetta Canalis è famosa per: A) Essere l’ex di Bobo Vieri, l’ex di George Clooney e di un altro paio di tizi noti che adesso mi sfuggono B) Essere stata eclissata l’anno scorso dalla farfallina di Belen  C) Essere da 10 anni esatti appesa alla parete come Agosto nel calendario di Max.

Risultato

Maggioranza di A. Sei decisamente il tipo San Valentino. Ami i cuoricini, i pupazzetti, i cioccolatini con le frasi da quindicenne che conservi nel portafogli e che ricicli sotto la luna nei momenti romantici. Perciò oggi dedicati alla tua dolce metà, senza badare a spese, alla crisi e soprattutto a Sanremo. Tanto stasera c’è Al Bano.

Maggioranza di B. Sei senza alcun dubbio il tipo Sanremo. Ricordi tutti i conduttori, le vallette, i vincitori di ciascuna edizione e probabilmente, l’ultima sera raduni tutti i tuoi amici a casa, preparando i foglietti per i pronostici. Poi vince qualcun altro, e t’arrabbi. Ogni anno.

Maggioranza di C. Sei una persona concreta, pratica, per niente dedita a divagazioni che sfiorino il trash o il kitsch. Ma allora, come sei finito su questo blog?