Premetto che non me l’aspettavo affatto. E prometto solennemente che non tornerò più sull’argomento. Anche perché questo blog (spero lo abbiate già notato) avrebbe una sua suddivisone tematica che da mesi, cioè dalla sua apertura, tento di rispettare a rotazione. Ma non posso fare a meno di commentare l’andamento più che soddisfacente del concorso a cui ho iscritto questo attrezzo, nato come mia valvola di sfogo sul web, mia croce e delizia, singolare passatempo e immane impegno, che grazie ai vostri voti, continuamente in ascesa, mi sta dando una delle più grandi soddisfazioni mai avute in tutta la mia esistenza. Il fatto è che da circa una settimana non riesco a pensare ad altro: ed anche quando sono in situazioni in cui la mia testa è assorbita dalla gravità di diversi pensieri (i grattacapi di un lavoro semisoffocante con le sue improrogabili scadenze, le ferie che quest’anno si annunciano risicatissime, la necessità di comprare un nuovo costume da bagno perché non entro più in nessuno di quelli vecchi…vi sembra poco?) ecco che puntualmente mi giunge una vostra chiamata, sms, e.mail, notifica di Facebook che mi aggiorna in tempo reale sull’andamento positivo delle votazioni, notizia che ogni volta fa gongolare e coccola il mio (già straripante) ego. Perciò sarebbe più che doveroso ringraziarvi uno ad uno. Chi al lavoro gira come una trottola tra i computer dei colleghi, in loro assenza, per cliccare il cuoricino accanto al mio nickname, così da assicurarmi i suoi 5/6 voti giornalieri (tranquilli, non farò nomi). Chi sottrae il telefonino a mariti, compagni, figli, o li obbliga (attendo delucidazioni sui vostri metodi di persuasione) a collegarsi al link dove compaio affiancato da centinaia di altri blogger. Chi mi messaggia ogni giorno, perché per professione si sposta tra più sedi, scrivendomi “oggi anche da qui hai ricevuto il tuo voto!”. Chi telefona a parenti e amici sparsi in tutta Italia promuovendo la mia candidatura in cambio di allettanti e impossibili ricompense. Chi si è rifatto vivo, dopo anni, perché imbattutosi per caso nella foto della mia calvizie online e ci tiene a farmi avere il suo appoggio e quello delle sue attuali conoscenze. Insomma, potrei continuare per altri tre o quattro differenti post; perché in meno di una settimana, da quando cioè, sotto affettuoso consiglio, come già vi spiegavo, mi sono buttato in questa singolare avventura, me ne avete raccontate di ogni. Se solo sapeste per quanto tempo ho rimuginato sopra l’idea di lanciarmi in un blog tutto mio, spronato dai consigli di amici e colleghi e rallentato dai milioni di dubbi che mi assalgono ogni volta che intraprendo una strada nuova (ci riuscirò? e sei poi fallisco? ma chi me lo fa fare?) vi fareste delle belle risate alle mie spalle. Perché qui sopra, al riparo dietro questo schermo e da solo con la mia consumatissima tastiera, mi sbilancio in opinioni decise, elargisco commenti acidi e pessime battute, dico la mia su ogni possibile, frivolo e criticabile avvenimento. Nella vita in realtà faccio i conti con ogni sorta di insicurezza e ripensamento, mi chiedo di continuo se abbia fatto la scelta giusta, se abbia commesso l’ennesimo passo falso, se la strada che intendo ad ogni costo percorrere sia davvero poi adatta a me. Ecco perché voglio ringraziarvi: perché non ho mai posseduto la completa certezza di essere riuscito, da solo con le mie forze, a combinare concretamente qualcosa di buono. I vostri numerosi e inaspettati voti invece, piovuti come per miracolo su questo blog, equivalgono, nella mia opinione, a un grande, inestimabile, sì.
(Adesso guai a voi se, dopo tutto questo sdilinquimento, non continuate a votarmi. Potete farlo cliccando il badge di Grazia.it che compare qui, appena sotto l’intestazione. Aggiungo che non so neppure in cosa consista o se esista un premio finale per la competizione. Per quanto mi riguarda, la mia personale vittoria l’ho già ottenuta).