Natale è alle porte…perché non sprangarle?

Deve essere cominciata allora la mia avversione per il Natale, negli anni del catechismo. Precisamente quando suor Annalena (che mi auguro ancora in buona salute e assidua lettrice di questo blog), ignorando il mio calzante aspetto di bambino “pseudomediorientale” e la mia già eccentrica e sfavillante propensione per la moda, bocciò la mia autocandidatura al ruolo di Re Magio nella recita parrocchiale, affidandomi invece la parte ben più tristanzuola e marginale di pastorello, senza neppure farmi indossare una misera pelle di pecora che almeno avrebbe fatto un po’ di scena. Episodio che consolidò il mio crescente astio verso la festività, scaturito in precedenza dalla delusione di scoprire quanto vani fossero i miei sforzi per cercare di essere più buono in vista del Natale, dal momento che in realtà non esisteva nessuno così attento alla generosità delle mie azioni, da doverle poi ricompensare adeguatamente con il regalo specificato nella letterina. (Apro necessaria parentesi. A casa mia le letterine si scrivevano a Gesù Bambino in persona, bypassando il troppo laico Babbo Natale. E i regali che sbucavano al mattino, vicino all’esotico presepe allestito con perizia da mio padre in salotto, erano stati recapitati addirittura dal “festeggiato” stesso, che campeggiava beato, nel presepe medesimo, nelle fattezze di una piccola statuina avvolta in un panno azzurro, tenuta da mia madre, fino a Natale, ben nascosta tra le bottiglie degli alcolici. Azione che non ho mai capito se dettata dalla volontà che io e mia sorella non scoprissimo mai l’originale nascondiglio o dalla convinzione che forse gli effluvi del Glen Grant avrebbero permesso al Bambino di tollerare meglio le alitate del bue e dell’asinello). Insomma, senza tediarvi troppo con i racconti della mia infanzia felice e bislacca, da uomo maturo e riflessivo quale sono adesso (e questa è una battuta) ritengo che, forse complice il peso di un’educazione cattolica e il forte senso religioso del posto in cui sono cresciuto, o forse per colpa della mia già allora spiccata indole di sognatore, negli anni ho sempre caricato il Natale di chissà quali aspettative, costantemente deluse. Voglio dire: alla fine è sempre stata una giornata come tante altre. Fatta di piccoli momenti piacevoli, di pranzi infiniti tra le chiacchiere e le esagerazioni culinarie dei parenti (a cui dovrei dedicare un altro post), di giochi a carte che non ho mai imparato e di attimi di noia, passati a spiluccare l’uvetta dai panettoni e a scansare i canditi (lo fate anche voi?). Ecco, dal Natale ci si è sempre aspettati, o meglio, mi sono sempre aspettato, qualcosa di eccezionale, unico, irripetibile: mi emozionava l’attesa per un giorno che adesso faccio fatica a distinguere, nella memoria, anno per anno. Perché allora non riconoscevo la meraviglia e la magia della quotidianità, dove spesso si insinuano gli unici, veri, attimi felici. Questo allora il mio consiglio per questo Natale: vivetelo davvero come un giorno speciale, perché lo è, esattamente come lo sono tutti gli altri giorni dell’anno. I miei migliori auguri.

12 pensieri su “Natale è alle porte…perché non sprangarle?

  1. quella del re magio mi mancava…. e il BAMBINELLO tra le bottiglie? avevo rimosso, mi hai fatto tornare bimbetta. Grazie, un bellissimo regalo per questo natale ;)

    • Prego, contento che ti sia piaciuto e che lo consideri il tuo regalo x questo Natale…anche perchè non te ne ho fatti altri (sai, la crisi) ;) Ti dico solo che “qualcun altro”, che purtroppo quest’anno non lo trascorrerà con noi, s’è commosso :P

  2. Sappi che il giornale online “Immacolatine” dava Suor Annalena per viva e missionaria in Romania; dopo di che niente si seppe più…ma se vuoi, stasera al concerto della banda, appena vedo Suor “…” (non so il nome, ma è quella che ai concerti s’addormenta sempre, e non si sveglia manco a colpi di gran cassa sul groppone) le chiedo se sa che è ancora viva!
    Ritornando all’argomento principe che è il Natale, beh, più o meno il mio spirito natalizio è come il tuo…forse un po’ peggio :P
    Auguri!

    • Primo: esiste un giornale online sulle suore e sulla loro attuale posizione nel mondo? Le tengono monitorate? Comunque se riesci a sapere qualcosa in più informarmi. So bene quanto anche te ami il Natale…perciò AUGURONI, di cuore :)

  3. Leggerti è diventato un piacevolissimo appuntamento quotidiano.
    Vorrei scrivere qualcosa di originale anch’io, ma mi limito agli scontati auguri: vivi il Natale come vuoi, ma con i miei baci ed abbracci, non te li leva nessuno….

    • Grazie carissima, sei sempre il solito tesoro!!! E grazie per gli auguri, che ricambio conditi da un immenso bacione, che spero di darti presto di persona (tra l’altro abbiamo un pranzo in sospeso o sbaglio?) :P

  4. E così io ti faccio gli auguri per un nuovo anno che dovrà essere pieno di serenità,risate ed un giusto pizzico di fortunaaa !!!!! :) un abbraccione !

    • Beh, direi che ci starebbe proprio bene tutto!!! Auguroni anche a te carissima, che sia uno splendido 2013…in cui spero di vederti più spesso!!! :)

  5. beh.. io odio non ne ho per questo periodo, ma mi sento un po’…
    via, te lo spiega meglio il mio regalo natalizio, una di quelle perle che la scuola ci fa tanto odiare ma che è una lezione fondamentale e futurista riguardo molte delle cose che ci feriscono e che ci vedono recitare la nostra parte di spettatori della vita.. in particolare mi riferisco alle ultime due righe del testo che segue e alla pagliuzza….

    CECCO ANGIOLIERI
    La mia malinconia è tanta e tale

    La mia malinconia è tanta e tale,
    ch’i’ non discredo che, s’egli ’l sapesse
    un che mi fosse nemico mortale,
    che di me di pietade non piangesse.

    Quella, per cu’ m’avven, poco ne cale;
    che mi potrebbe, sed ella volesse,
    guarir ’n un punto di tutto ’l mie male,
    sed ella pur: – I’ t’odio – mi dicesse.

    Ma quest’è la risposta c’ho da lei:
    ched ella non mi vol né mal né bene,
    e ched i’ vad’a far li fatti mei;

    ch’ella non cura s’i’ ho gioi’ o pene,
    men ch’una paglia che le va tra’ piei:
    mal grado n’abbi Amor, ch’a le’ mi diène.

    ebbene sì, del natale non mi cale più di una pagliuzza nelle infradito…
    però voglio bene a te e a chi segue questo blog, perciò auguri a tutti.

    ps. visto che anche stamani sono al lavoro e che non è finita perchè oggi divento fiorista, vorrei proprio leggere le leggende dei natali passati presenti e futuri del piccolo Alessandersen Guaskens e i suoi parenti, chè visto come è il risultato, chissà i fattori!!!! hehehe

    • Ammappete che regalo, nientepopòdimenoche Cecco Angiolieri…grazie, quasi commosso!!! Del Natale in fondo frega il giusto anche a me, però ho imparato con gli anni a trasformarlo in una giornata piacevole…spero lo sia stata anche x te…(grazie x gli auguri e il “ti voglio bene”, sai che sforzo, siamo 10 su questo blog) :) p.s. altri racconti natalizi non li metterò, ci vorrebbe un blog a parte, qlcs tipo “Natali Guasti” o roba del genere…

  6. Oddio che ridere! Tu che volevi fare il Re magio e invece ti hanno fatto fare il pastorello sprovvisto pure del gilet di pecora!! M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-O