Be happy!

Abba – Dancing Queen – YouTube.

Niente musi lunghi oggi, dobbiamo festeggiare. Non solo l’inizio della primavera, arrivata quest’anno in anticipo, proprio come cantava Laura Pausini in una suo celebre brano (perché, non lo conoscete?), parentesi che già dovrebbe darvi un’idea di quanto mi rincretinisca del tutto l’avvento della bella stagione. Inutile ripeterlo: il mio umore e le mie energie, messi a dura prova dalla brevità delle giornate e dalle rigide temperature invernali, mi portano ogni anno a contare ad una ad una le ore che mi separano dall’equinozio di primavera, (cioè il passaggio del Sole dall’emisfero australe a quello boreale…o forse il contrario?) avvenuto precisamente oggi alle 11.02. Un’ora che purtroppo si addice poco all’eventualità di un brindisi, altrimenti, credetemi, l’avrei degnamente celebrata con la bottiglia riservata alle grandi occasioni. Ma torniamo a noi: è primavera (basta, non lo sottolineo più, promesso) ma non solo. Come riportato da numerosi quotidiani odierni (http://www.lastampa.it/2013/03/20/societa/oggi-tutto-il-pianeta-prova-a-essere-felice-qcasGdm2F3zss3BeTy2zWN/pagina.html) l’ONU ha infatti stabilito nello scorso Luglio che proprio oggi, 20 Marzo 2013, forse per colmare quel vuoto esistente tra la festa del papà e il tradizionale avvio della nuova stagione, cadesse per la prima volta la Giornata Internazionale della Felicità. Dove per felicità non s’intende quel sentimento astratto e forse irraggiungibile che ciascuno persegue nella propria esistenza, con risultati più o meno soddisfacenti, ma un valore reale, oggettivo, peraltro stimabile con esattezza sulla base di precisi parametri, come la crescita economica, il progresso sociale e l’attenzione per l’ambiente, ovviamente variabili da Stato a Stato. Va da sè che nelle nazioni di area scandinava, come Norvegia e Finlandia, da sempre più sensibili a certe problematiche e più all’avanguardia in numerosi campi, l’indice di felicità sia potenzialmente maggiore che in altri paesi situati più a sud nel mondo. Eppure, discutendo con la mia amica svedese Kicki, la stessa che dal mio accento (da migliorare) nel parlare inglese e dal mio aspetto pensava fossi brasiliano e che si stupiva quando le nostre amiche di area mediterranea sollevavano problemi a lei sconosciuti, come la peluria scura sulla braccia, ho scoperto che anche lassù hanno i loro bei grattacapi. Ad esempio l’alto tasso di alcolismo diffuso soprattutto tra i giovani, pare in parte dovuto alla scarsità della luce solare durante l’anno (ragione che mi ha sempre scoraggiato dall’andarla a trovare) che aggrava di gran lunga l’intensità di alcuni stadi depressivi. Oppure il gran numero di incidenti stradali causati dalle alci, i bestioni tipici delle loro foreste, che, per quanto abituati a considerare animali innocui e simpatici per via dei peluche in vendita all’Ikea, sono in realtà dei colossi grandi due volte un cavallo di stazza media, con il vizio di zompare all’improvviso sul cofano delle auto perché attratti dai fari. Più interessante è semmai notare (ma non credo che l’ONU lo includerebbe mai tra gli indici di misurazione della felicità di un paese) che proprio in questi giorni, in Svezia, a Stoccolma, si stiano completando i lavori per l’inaugurazione, prevista per il prossimo 7 Maggio, del singolare museo interamente dedicato all’attività e alla storia degli  ABBA, (http://espresso.repubblica.it/style_design/lista/fotogallerie/32604291?ref=HRSN-1 http://www.abbathemuseum.com/) il gruppo che con i suoi successi come Mamma mia, Dancing Queen (video allegato) ha segnato come nessun altro la musica disco anni ’70 – ’80. Tra l’altro, online, è già possibile prenotare i biglietti per l’ingresso nell’edificio appena ultimato, al cui interno è prevista anche la ricostruzione fedele della loro storica sala d’incisione, con tanto di costumi originali, con zampa d’elefante e lustrini, da indossare. Notizia che, immagino, in questa giornata, vi renda ancor più felici.

12 pensieri su “Be happy!

  1. Mein lieber, (accontentati di un po’ di tedesco, visto che non so lo svedese, poco anche il tedesco per la verità!) articolo interessante il tuo. Non avevo nessuna idea, che oggi fosse la giornata della felicità. Mi sembra che nel nostro paese, al momento, ci sia poco da stare allegri, pero’ io sono felice. Felice perché ieri ti ho visto, felice perché ti ho abbracciato, felice perché ho scambiato due chiacchiere con te. All’Italia non importerà niente di tutto questo, ma a me si. E forse, se a questo mio felice momento, si potessero unire i felici momenti di tante altre persone, il nostro sarebbe sicuramente il bel paese per eccellenza. Un bacione, al prossimo post… :-)

    • Mi accontento anche del tedesco, di cui conosco sì e no tre parole (quelle che mi hai insegnato te, tra l’altro) ;) Felicissimo che ti piaccia il post e felicissimo anch’io di averti rivista ieri…mi spiace solo che per salutarci tu abbia perso il bus, spero che non ci siano state conseguenze sull’appetito di chi stava aspettando il tuo pranzo a casa…a proposito di pranzo, alla prossima occasione però ti fermi con noi!!! Un abbraccione :)

  2. Intanto, guarda, l’unica ora di sole di tutto il mese l’ho beccata in pieno ieri e mi so ustionata la faccia…prima scottatura invernale della mia vita (complice alta dose di xamamina che m’ha indotto a addormentarmi come un sasso sul ponte del traghetto sotto il sole dell’una)!
    Presumo che la colonna sonora della Giornata Internazionale della Felicità potrebbe essere la ben nota “Felicità…è un bicchiere di vino con un panino” etc. etc. Il che è tutto dire data la tristezza di uno dei due cantanti (quello “masculo”) che la cantava!

    • Fammi capire, non è nemmeno partita la stagione che ti sei già scottata? E soprattutto: ma non c’era troppo mare questi giorni per far partire il traghetto? Ah, ecco, ora mi spiego la xamamina… ;) Per la colonna sonora c’è l’imbarazzo della scelta, a parte il noto successo da te indicato (non che Romina Power sia poi tanto più allegra) si potrebbe andare anche sulla travolgente disco hit di Alexia “Happy” (scialalalà)…

      • Macchè, l’hanno fatto partì lo stesso!!! Ma tanto ora sono stata omaggiata delle pasticche contro il mal di mare della marina militare (da un passeggero militare che ha avuto pietà di me) e chi mi ferma più?
        E allora mettiamoci pure “Don’t worry be happy”, via!
        Si può fa un medley così s’accontenta tutti…o meglio “rendiamo felici” tutti e così onoriamo la Giornata Internazionale (d’altra parte abbiamo scelto canzoni italiane e straniere) della Felicità! ;)

        • Premesso che non credo alla versione del militare impietositosi sul traghetto della tua vomitarella, più probabile che mi sei andata te all’imbrocco del giovincello in divisa, brava, la colonna sonora della Giornata Internazionale della Felicità è quasi al completo ora…manca solo “Alegrìa” :D

          • Giuro! C’ho anche la prof. di Musica come testimone :P
            Ora mi viene in mente “momenti di allegressa…” sigla finale dei promessi sposi del trio lopez marchesini solenghi

  3. vabbè proverò a tirar su il livello canoro, shiny happy people REM, emotional landscapes e violently happy Bjork… ok, parte del saputello fatta, mi sembra interessante che si sia istituita questa giornata, come quella della difesa del beccaccino palustre o del culto di sant’Omobono, quasi che la felicità fosse in via di estinzione o in aria di venerazione, come che ce ne fosse talmente poca in giro che ci fosse bisogno di celebrarla… che razza ignave siamo diventati, sempre più spesso mi viene da ripetere “bisogna che arrivino gli extraterrestri e ci sterminino, siamo dei morti che camminano”.
    tra un po’ per riconoscerne l’esistenza dovremo iniziare a fare le giornate del tramonto sul mare, dello sbocciare dei fiori, delle coccole, del caldo invernale..
    mah…

    • Ringraziandoti quasi commosso per la citazione di brani più raffinati, che niente hanno a che vedere con il filone pop – trash intrapreso nei commenti precedenti, mi pare che la primavera non ti giovi poi più di tanto…che si fa, ci si da’ il cambio con l’umore in ribasso e gli sprazzi di acidità con cui arricchire le parole? It’s springtime, be happy!!!! :D

      • mah guarda che sono felice… il primo nome che la parte maschile della mia famiglia aveva proposto alla mia nascita(tratta da albero geneologico rigorosamente) era Felicissimo, hehehe
        d’altra parte c’è il sole, luce, tepore… come potrei essere triste (lo dico oggi, domani, si sa, ripioverà e l’umore non sarà lo stesso)..
        l’acidità è elettiva, innata e non si può sradicare, d’altra parte chi mi conosce sa anche che poche persone sono più ottimiste, benevolenti e atte al divertimento di me.. solo che quando mi trovo davanti a certe ca§ate… come si fa ad indulgere?

        • Beato te, il nome che mammà aveva proposto, prima che babbo si rifiutasse e proponesse Alessandro, era Furio…forse più indicato, ma non proprio bellissimo! Felice se tu sei felice, acido lo so, lo sei sempre stato, in maniera benevola, fino al midollo…motivo per cui mi divertono i tuoi interventi…una precisazione: “quando mi trovo davanti a certe ca§ate” era riferito ai miei post o alle notizie che riporto? ;)

          • ma naturalmente a quello che scrivi…. scheeeerzo, finora tutti ok i tuoi post! :)