Matrimonio all’italiana

Esistono dei fenomeni che, forse inspiegabilmente o forse a causa di un certo loro fascino inquietante, continuano ad esercitare una potente attrattiva su di me. Non mi riferisco a quei misteri insondabili dell’universo, all’esistenza di altre galassie o di altre forme di vita, né tanto meno agli ufo, ai cerchi nel grano e a tutto il classico repertorio di astroboiate che riempie interi palinsesti televisivi e qualche cervello di troppo. A dire il vero sarebbe stato preferibile, perché ciò che al contrario trovo allo stesso tempo incomprensibile e avvincente, sbalorditivo e paralizzante, quasi paragonabile allo sguardo di una moderna Medusa in grado di rendere il mio corpo di pietra, è la permanenza, il duraturo successo e l’interesse che ancora suscitano sui media certi personaggi di dubbio talento, bellezza o carisma. Un esempio su tutti, Valeria Marini. Giuro, non ce l’ho con lei. Anzi, fosse per me, andrebbe, come tutti i volti noti che si reggono sul nulla più evidente, semplicemente ignorata. E’ solo che se nella mia ricerca quotidiana di qualche avvenimento o notizia curiosa con cui rovinarvi l’inizio della settimana, mi sbuca ovunque il suo faccione sorridente e labbrodotato, il suo fisico burroso che rivela ormai qualche cedimento, le sue mise improbabili e bambolesche, alla fine, dopo un lungo e inutile girovagare, mi stufo, mi arrendo, mi adeguo. Il popolo vuole la Marini? E la Marini avrà! Che poi, lo scoop non sta tanto nel fatto che la nostra Valeriona nazionale abbia finalmente deciso di convolare a nozze come riportato dall’agenzia uscita pochi giorni fa sul sito dell’Ansa e ripreso da numerosi quotidiani(http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/spettacolo/2013/01/26/Valeria-Marini-sposa-maggio_8144066.html); voglio dire, per quanto insista a togliersi pubblicamente gli anni (ma guarda, abbiamo perfino qualcosa in comune) l’età “da marito” ormai l’ha abbondantemente raggiunta. E neanche che il prescelto per il fatidico sì, che pronuncerà a Maggio, pochi giorni prima del suo …esimo compleanno (pare 46, ma c’è netta discordanza  tra le fonti e le sue dichiarazioni rilasciate in proposito) ”ovviamente in chiesa” (ovviamente…come risparmarsi su certi dettagli!), il prescelto, dicevamo, sia, guarda caso, come nel 99% dei casi precedenti, un famoso imprenditore, Giovanni Cottone. E neppure che i testimoni accuratamente selezionati per l’evento siano personaggi altrettanto celebri come Maria Grazia Cucinotta e, tenetevi forte, la coppia Anna Tatangelo – Gigi d’Alessio (non sarà mica un bieco tentativo per risparmiare sui cantanti che allieteranno il banchetto?), quanto che per l’abito di nozze, Valeria abbia indetto addirittura un concorso via web, tramite il quale le sarebbero già giunti centinaia di bozzetti da selezionare. Ma come? Non vorrai dirci che nonostante la tua vocazione di stilista dimostrata nella creazione del brand di moda Seduzioni Diamonds non saresti in grado di disegnarti il tuo vestito nuziale senza saccheggiare le idee altrui, per altro gratis? Ma le mie sono solo perfide insinuazioni da blogger insolente e frustrato. Perchè, ribadisco, non ce l’ho minimamente con te, Valeria: è che occupi troppo spazio, sui giornali, intendo. Ah, dimenticavo: congratulazioni!

22 pensieri su “Matrimonio all’italiana

  1. Mi espongo consapevolmente all’accusa di buttarla, magari, in politica, ma è tutta colpa di Berlusconi, in quanto creatore della TV commerciale e della necessità per questa di riempire palinsesti veicolanti quintalate di pubblicità con personaggi di zero talento e quindi a basso costo. Poi, si sa, la tv, autoreferenziale per antonomasia, innalza al rango di “mito” chi solo appare in video, a patto che lo faccia con una certa continuità e frequenza. Nella TV in bianco e nero di Mina, A. Lupo, G. Bramieri la Carrà, per certi “talenti” non era disponibile nemmeno un posto da sguattero.

    • Senza voler incolpare nessuno (tanto, chi sappiamo, si mette nei guai da solo grazie a certe sue belle affermazioni inopportune) è vero però che la tv commerciale, su cui, per carità, hanno transitato anche grandi professionisti, abbia contribuito maggiormente a un modello di presenzialismo televisivo che prescinde dal possedere un certo talento. La cosa grave è che adesso sia ovunque più o meno così, tv di stato in primis.

  2. l’approssimazione al basso è una tendenza fissa dei nostri anni. la TV non è altro che una foto (in movimento) di quello che succede.. bella melma diranno in molti, ma per quanto riguarda la valeriona (non mi sono dimenticato la maiuscola: la borsa dell’acqua calda, la penna, la borsina per la spesa, la valeriona, tutti oggetti di plastica e quindi tutti con la minuscola rigorosamente!!) si potrebbe applicare un prefisso che mai fu meglio utilizzato: ti parafraso:
    “IPERfaccione IPERsorridente e IPERlabbrodotato, il suo fisico IPERburroso che rivela ormai qualche IPERcedimento, le sue mise improbabili e IPERbambolesche”
    la valeriona (per me lombardo l’articolo davanti a nome femminile è un gorgo ineludibile) è un’IPERrealtà e come tale va guardata..
    e mi vien sempre da ridere quando penso alla tua descrizione della sua IPERcellulite che sfidava il mascheramento dei suoi pantaloni di pelle tra i nasopelosi… hehehe…

    • Da inguaribile ottimista ho sempre pensato che la tv sia di gran lunga peggiore di chi la guarda, ritenendo che chi si occupa di riempirne i contenuti sottovaluti da sempre l’intelligenza del suo pubblico. Per tornare all’Ipervaleriona (bellino, mi piace l’espediente della minuscola e il prefisso che le dona la giusta abbondanza ) l’unica mossa azzeccata è stata farsi fotografare da LaChapelle…eccessiva, plastificata e perfetta…ricordi addirittura l’anedotto dei nasipelosi (e ricordi soprattutto il termine “nasopeloso”)? Ogni tanto mi stupisci…

  3. Io adoro Valeria Marini! E’ lei che, con la sua assoluta mancanza di talento, azzittisce quel senso d’inquietudine che a volte nasce in me e che mi spinge a chiedermi (alla veneranda età di 42 anni!) cosa voglio fare da grande. Perchè se ce l’ha fatta lei allora tutto è possibile. Eppure, se è riuscita, sul nulla, a farsi personaggio televisivo, un talento dovrà pur averlo. Almeno quello di sapersi scegliere i giusti “agganci”.
    Per non parlare poi del debito che ho con lei, per tutte le risate fatte durante le sue interviste, quando pretendeva d’insegnare al tecnico delle luci e al telecameramen il loro lavoro.
    E come non ringraziarla per il suo farsi paladina di tutte quelle donne, che come me, posseggono un fisico (che “qualcuno” definisce mastodontico, poi corretto in giunonico ) ben lontano da quello di tipo quasi anoressico che ormai dilaga ovunque.
    Perciò, mio caro amico, permettimi di esprimere tutta la mia simpatia e le mie congratulazioni ad una donna che troppo spesso viene bistrattata, ma che sono certa in futuro verrà “riabilitata”!

    • Io l’ho sempre detto che in realtà il vero talento ce l’hai tu, quello cioè, da vera esperta della comunicazione, di demolire qualcuno fingendo invece simpatia nei suoi riguardi…che è una tecnica finissima, che in pochi sanno padroneggiare! Brava la mia amica giunonica! :)

      • E’ che a frequentare i “migliori” non si può che imparare!
        Buona notte sciù sciù

        • E allora falli frequentare anche a me, ‘sti migliori! ;) ciao Pirky, m’hai dato la buonanotte alle 20.39…

  4. Ho riletto il post ed i commenti e…. mi pento e mi dolgo con tutto il cuore del mio precedente intervento, che, al pari di un anziano zio, un po’ rinco e brontolone, suona così moralista e nostalgico della “bella TV”. Più vicino ai ’60 che ai ’50, non ho mai mai amato la tv commerciale; sono un orfano della rete 3 di Guglielmi, e dei programmi della Dandini e dei Guzzanti, per non parlare di qualcosa che forse nessuno di voi, per ragioni semplicemente anagrafiche, può ricordare: “Venerdì a teatro” (forse il titolo era diverso), ma era nato da poco il secondo canale.

    • Non c’è niente di male ad essere brontolone e nostalgico, perfino un po’ rinco o moralista…io su tutte queste caratteristiche c’ho allestito un blog! ;) Qui sopra poi io non censuro nessuno (o quasi) siamo tutti liberi di esprimere la nostra opinione…che è il bello della rete e di un Paese che si definisce democratico…purtroppo per il resto non posso esserti d’aiuto, la mia memoria televisiva si ferma a “Bim bum bam”!