Stromae – Tous Les Mêmes – YouTube.
Sinceramente credo di vivere in un Paese straordinario, un Paese che racchiude tutto il proprio, innegabile fascino nella sua natura incomprensibile e contradditoria, nel suo lento muoversi come un gigantesco carro di carnevale tra la folla, come una sorta di creaturona animata da meccanisimi oscuri o vagamente intuibili, occultati a dovere dalla spettacolarità di un volto grottesco e attraente al tempo stesso. Un Paese, che, forse timoroso di sprofondare nella noia più cupa i propri cittadini, i quali, insomma, di motivi per lagnarsi ne avrebbero già accumulati una scorta abbondante anche per le prossime due decadi, ha visto bene di prendere l’abitudine, così, tanto per rallegrare la scena, di fare e disfare governi almeno una o due volte l’anno, anche se quello uscente, fino al giorno della sua caduta seminaspettata, veniva dipinto come perfettamente funzionante o almeno sostenuto da una qualche credibilità internazionale o da larghi consensi. Che poi, era quello che avevamo appunto pensato, perché in tanti ce l’avevano raccontata così, del lavoro apparentemente scrupoloso portato avanti dall’ex – premier Enrico Letta, il quale, si è ritrovato all’improvviso a pagare con la sua stessa testa, forse, l’imperdonabile scivolone mediatico di aver presenziato alle Olimpiadi invernali di Sochi nella Russia omofoba di Putin, unico, al momento, contestatissimo episodio della sua recente carriera politica. Ma si sa, agli occhi di un’opinione pubblica che a parole difende strenuamente i diritti della comunità omosessuale, quando poi forse ripristinerebbe volentieri i roghi, certi passi falsi appaiono inaccettabili, e per fortuna che a consolidare l’immagine di un’Italia più gay – friendly e tollerante c’abbia pensato Vladimir Luxuria, grazie al suo folle quanto eroico sventolare una bandiera arcobaleno nello stesso complesso olimpico (gesto per il quale è stata poi fermata e allontanata). A questo punto sarebbe logico attendersi come reazione numerose parole in lode e in difesa della ex – parlamentare spese dai suoi connazionali: macchè, molte più le critiche piovute su di lei, guidicata “irresponsabile”, “egocentrica”, senza contare inoltre i terribili insulti fioccati su tutte le pagine dei social network, dove il complimento più carino che le è stato fatto è “assomiglia alla moglie di Renzi (e in effetti)”!
Ah, già, sì, Renzi, il nostro “premier in pectore”, come ci ricorda quotidianamente ogni tg in apertura: che dire, non facciamo i disfattisti, proviamo almeno dargli un briciolo di fiducia iniziale. Certo che se riesce davvero a far tutto quello che (ci) promette, all’impressionante (e poco credibile?) ritmo di una riforma al mese, a Settembre avremmo già risolto i problemi che c’affliggono da oltre venti anni. E dopo che facciamo? Voglio dire, mica siamo abituati alle dinamiche di un Paese che funzioni sul serio. Vedremo. Tanto, tutte le nostre previsioni di politologi da strapazzo, in cui ci trasformiamo noi italiani ad ogni terremoto in parlamento, sono già state accantonate in favore della nostra anima da critici musicali che emerge di fronte ad un ben più importante evento di questi giorni: il festival di Sanremo. Che, appena cominciato, tra contestazioni, canzonette e mostri sacri della spettacolo (parlavo ovviamente della Carrà) ha già catalizzato l’attenzione di tutti, compresi quelli che si ostinano a dichiararsi immuni dalla diffusissima dipendenza da palco dell’Ariston (e poi si rinchiudono di nascosto per un’intera settimana, la sera, a casa, sul divano). Proprio a voi allora dedico la chiusura di questo post, dandovi quelle due nozioni in più sull’ospite straniero dell’ultima serata (in genere abbastanza sconosciuto), in modo da farvi bella figura di fronte ai vostri amici che avrete di sicuro invitato a casa per la finale del Festival. Trattasi di Stromae (video allegato), pseudonimo (ottenuto dall’inversione delle due sillabe di “maestro”) dell’artista belga 29enne (lui sul serio, mica come me) Paul Van Haver, padre ruandese e madre fiamminga, che ha già scomodato paragoni eccellenti, dalla gestualità di Jacques Brel al trasformismo di Grace Jones. Qualità che il cantante dimostra senza dubbio di possedere nel video Tous les memes, cliccato oltre 20 milioni di volte solo su YouTube, nel quale, travestito per metà da donna, si muove in un balletto memore di Thriller di Michael Jackson, sulle note di un brano che suona come una dura condanna di tutte le discriminazioni di natura sessuale. Tema, che come abbiamo già ampiamente dimostrato proprio in queste ultime settimane, a noi italiani sta particolarmente a cuore.
riguardo alla fase storica del nostro malato paese riporto una canzoncina padana che mi cantava sempre mio nonno da piccolo:
L’Italia l’è malada
Garibaldi ‘l fa ‘l dutúr
par fa guarì l’Italia
taiom la testa ai siúr.
(l’italia è ammalata, G fa il dottore, per farla guarire, tagliamo la testa ai ricchi)
due secoli dopo nulla è cambiato se non che invece delle teste sarebbero da tagliare i privilegi, ma questo perdurare la dice lunga sui mesi dell’ebetino (quanto gli calza sto nomignolo, appartenenza politica a parte!!)
in questo clima, comunque, ieri ho guardato un telefilm e poi un po’ di tubo (ho scoperto uno dei culmini del trash, rosario muniz remix di “ho la f. nel c.”, orripilante oltre il confine dell’inguardabile) e basta lì, ma non per snobbismo, solo perchè non sapevo dell’inizio della kermesse (stasera vediamo il da farsi).
certo che senza i Marta sui Tubi perde molto appeal… e non sto scherzando, lo sai.
riguardo alla Guadagno, 30% convinzione politica, 70% fuffa, secondo me.
preferisco il video “Formidable” di Stromae, ironico e pungente (ed è più piacevole anche la canzone)
Quindi, riassumendo, ci fosse mezzo punto su cui siamo d’accordo stavolta? (e quando mai)! L’iniziativa di Luxuria io invece l’ho apprezzata, almeno ci ha messo la faccia, come ho cominciato da poco ad apprezzare Stromae (che, immagino, tu conosca da tempo), che si è dimostrato un artista originale e accattivante! Sull’operato di ebetino (sì, il nomignolo è perfetto, non si discute) ho le mie riserve, avendo valutato da vicino la sua attività di sindaco e la sua politica un po’ troppo slogan, presenzialismo e slanci sui microfoni…vediamo cosa combina a Palazzo Chigi, certo, con certe promesse si è già esposto troppo! Il Festival a dire il vero è partito un po’ più fiacchino rispetto alla scorsa edizione, dubito che ciò sia dovuto all’assenza dei Marta sui Tubi (che sono stati forse l’unico motivo per cui me l’hai guardato l’anno scorso)! La canzoncina (quella di tuo nonno) invece è splendida, ogni tanto mi tiri fuori un aneddoto familiare che mi chiarisce quanto il tuo spirito cinico/sarcastico sia già scritto nel tuo dna!
ma guarda che noi siamo distonicamente accordati!!
stromae lo conosco da allor on dance, come te del resto; la guadagno stride un po’ per la forma della protesta.
ovvero: se vuoi veramente manifestare per i diritti degli omosessuali russi, non vai ad imporre un carrozzone mucca assassina che ha una portata mediatica limitata alla provincia di Roma o poco più, imponendola come linguaggio internazionale; rispetti il tuo appena terminato trascorso da parlamentare italiana per non sputtanare il tuo paese con la solita macchietta della trans pazza isterica; ti comporti in linea con la media della popolazione omo, dal momento che la maggior parte non si veste con le rose nei capelli e così facendo offri il fianco a chi taccia superficialmente di poca serietà una parte considerevole di persone che già è soggetta a bastevoli insulti e violenze..
quindi retoricamente mi chiedo: perchè ‘sta baracconata se non per portare avanti un clichè da avanspettacolo che è anche la sua occupazione professionale? se fosse stata vestita meno appariscentemente non avrebbe figurato meglio per la causa?? un russo omofobo e ignorante (per esempio un putin) vedendola si sarà interrogato sulla correttezza delle sue idee o si sarà rafforzato nell’ottusità per la paura di venir circondato da tali fenomeni da baraccone?
Beh, Stromae l’ho rivalutato da poco, all’epoca di alor on danse pensavo fosse una canzoncina carina, passata la quale sarebbe finito nell’oblio! Il mio poi non è un apprezzamento “in toto” per Luxuria, di cui non condivido lo stile da baraccone ambulante (liberissima di farlo) ma le intenzioni; voglio dire, se quella del nostro Paese è stata una grave pecca, l’aver cioè presenziato quando tutti i potenti paesi occidentali hanno risposto picche, occorreva un segnale che la gravità delle leggi antigay di Putin fosse qualcosa che l’Italia non appoggiava affatto (e questo nessun politico l’ha dichiarato poi così apertamente). Il travestimento, l’esagerazione, il marcare un’esteriorità da macchietta, anche se forse lontani dalla maggior parte del mondo gay, se servono per attirare l’attenzione su un nervo scoperto, su un modo (per dirla alla Renzi) un po’ “timido”, tutto italiano, di affrontare certe questioni, mi trovano d’accordo…soprattutto se considero che lei il fegato di andare di persona, così agghindata, ce l’ha avuto, forse anche per tornaconto personale, almeno a livello di immagine, ma, ripeto, mettendoci la faccia per una battaglia collettiva qui passata troppo in sordina.
Dovresti leggere il tuo post, almeno la prima parte, in parlamento: così, tanto per chiarire le idee a qualcuno. Anch’io ho molta simpatia per Luxuria e ho molto apprezzato il suo gesto alle Olimpiadi
Quanto al Festival… beh io la buona volontà ieri sera ce l’avevo messa, ma ho retto fin verso le 22. Naturalmente non avevo idea di chi fosse Stromae: ho visto ed ascoltato il video e mi è molto piaciuto. Chissà se sabato ce la farò ad arrivare fino alla sua esibizione, o non crollerò prima tra le braccia di Morfeo… Grazie, un bacio…
Grazie a te, come al solito! In Parlamento, dici? Non mi sembra un posto, anche da quello che si è visto ultimamente, in cui esista poi tanta libertà di opinione! Quanto a Luxuria, sapevo che ne avresti apprezzato il gesto. Stromae, da quanto ho visto in rete qua e là, dovrebbe essere piuttosto bravino anche dal vivo…vederemo sabato (sarò inchiodato alla tv)! Ricambio il bacione!