HOLLYWOOD by Zahia featuring Eric Roberts Directed by Alix Malka (HD Official) – YouTube.
La sua storia, più che una moderna versione della favola di Cenerentola, a cui spesso è stata paragonata, ricorda forse la trama di Pretty Woman, se non altro per l’equivalenza del mestiere svolto in principio dalla protagonista, che poi è il più antico del mondo. Ma senza scomodare l’immaginario fiabesco o cinematografico, la vicenda di Zahia Dehar, 21 splendidi anni e un passato da escort, accompagnatrice o qualsiasi altro eufemismo vogliate usare per descrivere la vecchia attività della signorina, divenuta in pochi anni un personaggio da copertina nonché uno dei numerosi cloni di Paris Hilton, soprattutto alle orecchie di noi italiani dovrebbe suonare piuttosto familiare. Di origine nordafricana, giunta bambina a Parigi dall’Algeria al seguito della madre, Zahia nel 2010 viene arrestata nella capitale francese per taccheggio: basterà poco per far saltare fuori la sua vera “professione” e soprattutto il suo giro di clienti, tra cui spiccano nomi illustri, come quelli dei calciatori Karim Benzema e Franck Ribery, entrambi attaccanti della Nazionale francese (l’ho appena letto su Wikipedia, di calcio cosa volete che ne sappia) che adesso rischiano fino a tre anni di carcere per presunte “frequentazioni” (è l’ultimo eufemismo che uso anch’io, prometto) all’epoca in cui la fanciulla era ancora minorenne. Ma se da un lato è perfino sin troppo facile accostare le vicissitudini personali e giudiziare della giovane e biondissima Zahia con quelle che qui in Italia hanno finito per travolgere un anziano ex – premier con il debole, a suo dire, per il burlesque, le analogie con il Rubygate finiscono però qui.
Perché, a differenza della arcinota (da noi) cubista (avevo detto niente più eufemismi?) marocchina, che ha impresso una poco credibile e scontata svolta borghesuccia alla sua esistenza, condita di matrimonio e maternità in tempi record, che si affanna a leggere sulle scale del Palazzo di Giustizia un suo (?) comunicato scritto in un italiano impeccabile, da Zanichelli, in cui ci tiene a ribadire che non è mai stata una prostituta (e voi cattivoni ad averlo pensato), Zahia non ha mai rinnegato niente del suo passato. Anzi, si è sempre assunta le sue responsabilità: confessando, ad esempio, di avere mentito lei stessa, durante quei bollenti incontri, sulla sua età, spingendosi addirittura a scrivere una lettera di suo pugno all’allora allenatore della nazionale francese (non pretenderete che sappia chi sia, vero?) perchè, in prossimità dei Mondiali in Sud Africa, non escludesse dalla convocazione i due giocatori impelagati nello scandalo. Fatto sta che per maggiore furbizia, fortuna, o semplicemente perché meglio consigliata, la Ruby d’Oltralpe si è saputa reinventare una nuova carriera, mettendo opportunamente a frutto il suo momento di notorietà, dando vita, tanto per cominciare, a un proprio brand di lingerie (http://www.zahia.com/). Debutto che le ha permesso di diventare, in breve tempo, la nuova e controversa it – girl della moda, contesa da fotografi del calibro di David LaChapelle o Pierre&Gilles, conquistando così stilisti raffinati come Karl Lagerfeld, anima di Chanel, comparendo addirittura in esclusiva su Vanity Fair in un video sexy, al fianco di un attore di tutto rispetto come Eric Roberts (video allegato), con un look che ricorda la Charlize Theron degli esordi in un celebre spot (http://www.youtube.com/watch?v=OW5QY347dnI). E’ riuscita quindi a riciclarsi, in maniera quasi elegante, senza pretendere però di far passare per eleganti le cene o gli ambienti che era solita frequentare un tempo. E senza neppure la ridicola necessità di doversi inventare uno zio presidente in Egitto, o altrove.