Non mi venite poi a fare i pignoli puntualizzando che il seguente post è stato probabilmente inserito nella categoria sbagliata, cioè “moDa”. Primo, qui c’è solo una persona, cioè il sottoscritto, deputata a sistemare le cretinate che scrive dove meglio crede, e se una categoria mi rimane alla fine un po’ sguarnita, è bene rimpolparla di contenuti. Secondo, il primo consiglio che andrà a comporre l’imminente lista di accorgimenti e strategie per affrontare la giornata di domani (è Natale, lo ricordavate, vero?), un modesto ma collaudato elenco di istruzioni finalizzate al “come sopravvivere al 25 Dicembre”, riguarda proprio l’abbigliamento, se non altro per la funzione spesso “catartica” dei capi che scegliamo, a cui affidiamo il compito di tradurre il nostro (pessimo) umore. Le prossime righe saranno perciò volte a illustrare pochi, semplici mezzi per poter neutralizzare le piccole e grandi scocciature di cui è costellato ogni santo Natale, secondo modalità ovviamente estranee a un’ipotetica persona di classe o buongusto, che d’altronde non si sognerebbe mai di seguire alla lettera i miei personali consigli (come tutto il mio blog, del resto). Bene, cominciamo:
1) Siate ridicoli: sì, avete capito bene. Indossate pure quel terribile maglione di lana tutto decorato con i cristalli di neve o il disegno di una renna dalle corna ramificate all’infinito, proprio come Mark Darcy/Colin Firth nel diario di Bridget Jones (video allegato). Tanto non c’è scampo: nessuno è immune dal regalo d’abbigliamento kitsch, che vogliate oppure no vi ritroverete comunque a scartare un paio di guanti con le dita a forma di faccina, una sciarpa simile a un animale morto o un’insalata troppo rigogliosa, un cappello fluorescente pieno di trecce o nappe. Siate superiori, ironici, coraggiosi: rivestitevi tranquillamente di tutte le brutture ricevute, e vi approprierete anche di un altro spirito, elegante no di certo, ma di sicuro più divertito.
2) Siate lenti: soprattutto nei preparativi personali, impiegate ore per eventuali depilazioni, rasature, trucco, parrucco, e abbondante profumazione. Tutto il tempo che spenderete nella cura di voi stessi, del vostro aspetto (che, a Natale, deve essere impeccabile, per far schiattare d’invidia chi vedete solo una volta all’anno per le feste) è tutto tempo risparmiato per la noiosissima parentesi “scambio di auguri e di regali”, che diventerà più veloce che mai (“sai, devo proprio andare, ho fatto tardi stamani” è una scusa che funziona sempre. Poi bacetto al volo, e scia di profumo da lasciare, rigorosamente.) Allenatevi inoltre a ripetere allo specchio “Beeeneee” con un sorriso convincente e naturale. Tra tutti i parenti, amici, ex – conoscenti che incontrerete – perché, tanto, a Natale nessuno è evitabile – salterà fuori senza dubbio la domanda che non vorreste mai sentirvi rivolgere in questo periodo (del tipo “e l’amore/il lavoro/la famiglia e/o la casa, dimmi, come va?”), a cui occorre replicare per forza con un entusiasmo inesistente, senza far trasparire dal volto imbarazzo o disagio. Ecco dunque aprirsi il collegamento con la terza regola che è…
3) Siate bugiardi. Sfacciatamente. Tanto non è mica inconciliabile con il classico “tutti più buoni”. Vi consiglio solo di mentire, come ho fatto ad esempio poco fa per non farvi beccare in contropiede dai quesiti più inopportuni. Oppure con chi si presenterà – perché, statene pur certi, succederà anche a voi - corredato di regalo costosissimo o realizzato interamente con le sue mani (anche il pacchetto, e ci terrà a dirvelo) e voi non ne ricordavate neanche l’esistenza sulla faccia della terra. Inutile rimediare, con questo genere di persone, con un pensiero last minute, da comprare dove, poi, la figuraccia ormai è andata e ogni rattoppo sarebbe superfluo. Per uscirne basta esordire candidamente con “ma come, ci eravamo ripromessi niente regali quest’anno, solo beneficienza (citate anche qualche ONLUS, se ne ricordate)” e perlomeno non sembrerete dei mentecatti o avrete comunque insinuato il dubbio nel vostro interlocutore che la sua memoria stia cominciando a fare cilecca. Se tutto questo non dovesse bastare, ultima e più importante regola
4) Siate ubriachi: niente fa trascorrere più velocemente il Natale come un doppio aperitivo consumato già dal mattino presto. Fidatevi. E tanti auguri.